E’ partito “Spazio invento- ll Mulino dell’energia”, il progetto innovativo promosso da BrianzAcque e coordinato da Creda onlus per accrescere tra le nuove generazioni creatività, trasversalità e motivazione ad imparare.
Il percorso, riservato a studenti delle scuole primarie e secondarie di primo grado si svolge nel polmone verde del Parco di Monza, presso il Centro di educazione ambientale e alla sostenibilità dei Mulini Asciutti. Nei molteplici laboratori, di cui si compone l’offerta didattico -formativa, bambini e bambine hanno la possibilità di apprendere le materie STEAM (acronimo che in inglese sta per discipline delle scienze, dell’ingegneria, della matematica, della tecnologia e dell’arte) anche attraverso il gioco. Questo primo step vede la partecipazione di classi scolastiche appartenenti a 12 istituti della Brianza.
Attraverso la costruzione con materiali e strumenti, gli alunni sperimentano la verifica di errori e soluzioni, collaborando tra compagni, docenti e animatori scientifici e sono facilitati nei processi di apprendimento. In particolare, chi frequenta i programmi di robotica e macchine cinetiche per le scuole sperimenta le relazioni di causa-effetto, i concetti di energia e di trasmissione del movimento. A disposizione degli studenti ci sono piccoli robot e tantissimi materiali tra cui prevalentemente quelli di riciclo e di scarto provenienti da produzioni artigianali e dagli spazi verdi dei Mulini Asciutti.
Afferma il Presidente e AD, Enrico Boerci: “Quest’iniziativa è la nuova frontiera dell’azione didattico formativa di BrianzAcque, che da sempre ha a cuore i ragazzi e il loro futuro. Siamo infatti convinti che le nuove tecnologie e l’intelligenza artificiale aiuteranno tutti a vivere meglio se aspiriamo ad avere un Pianeta che sia sempre più sostenibile”.
Rispetto alla location delle attività di didattica, Boerci aggiunge: <I Mulini Asciutti rappresentano una cornice perfetta dove approciare le Steam. C’è poi uno stretto legame che ci lega a quest’antico complesso di architettura rurale: il Mulino Ottocentesco , a tutt’oggi funzionante, è alimentato dalle acque del Lambro è un raro ed è dei simboli dell’energia prodotta grazie alla risorsa idrica di cui siamo territorialmente gestori>.