Nell’infezione da Covid-19 una proteina potrebbe correlare infiammazione, vasculite e trombosi

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Nell'infezione da Covid-19 una proteina potrebbe correlare infiammazione, vasculite e trombosi

Purtroppo, l’infezione da Covid-19 continua a diffondersi in tutto il mondo, aggravando il numero dei morti.

Tanti contributi scientifici, anche a livello internazionale, hanno evidenziato che l’infezione da Coronavirus modifica in maniera significativa i globuli bianchi, determinando linfopenia ed un cambiamento sull’assetto dei monociti, così come evidenziato nella recente pubblicazione del gruppo di lavoro italiano: Gatti, Radrizzani, Viganò, Mazzone e Brando”Decrease of non-classical and intermediate monocyte subsets in severe acute SARS-cov 19 infection” – apparso su “Cytometry 2020”.

L’articolo evidenzia che sono tre i momenti patogenetici importanti:

1 infiammazione con rilascio di citochine infiammatorie;

2 vasculite con infiammazione soprattutto dei piccoli vasi dovuti all’adesione dei monociti all’endotelio;

3 tromboembolia in vari distretti, ma soprattutto a livello polmonare *.

Paolo Viganò, Primario di Infettivologia dell’Ospedale di Legnano

Pertanto, l’osservazione diretta sui pazienti ha dimostrato che questi meccanismi patogenetici sono efficacemente contrastati dall’azione del Cortisone (attivita’ antiinfiammatoria), dal Tocilizumab (attivita’ antivasculitica), e dell’Eparina (attivita’ antitrombotica).

Anche un ulteriore studio del gruppo medico-scientifico: Mazzone, Castelnovo, Tamburello, Gatti, Brando, Faggioli e Mumoli, “Monocytes could be a bridge from inflammation to thrombosis on Covid-19 injury: a case report”– e apparso su “Thrombosis update 2020” è stato coordinato dal Prof. Antonino Mazzone, Direttore Dipartimento Area medica della ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano.

Prof. Antonino Mazzone, Direttore Dipartimento Area medica della ASST Ovest Milanese – Ospedale di Legnano

Nel testo, gli autori, hanno dimostrato che il “CD11b una beta due integrina” aumenta significativamente la sua espressione nell’infezione da COVID.

Questa è una proteina importantissima perché funge da recettore dove si attacca il complemento.

E’ la proteina dell’infiammazione ed è responsabile dell’adesione del monocita all’endotelio che sviluppa vasculite.

Il CD11b è anche il recettore del fibrinogeno del fattore X della coagulazione dunque è un ponte tra i tre momenti patogenetici della malattia da Covid-19.

Pertanto, questo spiegherebbe l’efficacia e la bontà dei farmaci utilizzati.

A conferma, studi sperimentali su animali hanno evidenziato che l’uso di anticorpi monoclonali anti CD11b fa regredire completamente il danno polmonare.

Aver identificato questa proteina è sicuramente un ulteriore passo avanti nel comprendere adeguatamente i meccanismi patogenetici del Covid-19, al fine di migliorare l’approccio terapeutico dei pazienti, una volta che la malattia colpisce i polmoni.

 

 

 

* Castelnovo,Capelli,Tamburello,Faggioli, Mazzone: “Symmetric cutaneous vasculitis in COVID-19 pneumonia”- pubblicato su “JEADV2020”.

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