Pecco Bagnaia più Ducati. 2022. Una vittoria tutta italiana dopo mezzo secolo. L’ultima era sta quella di Giacomo Agostini sulla MV nel ’72. Abbiamo dovuto attendere tutti questi anni per vedere sventolare ancora il tricolore in tutt’uno per centauro e moto.
Un successo memorabile che entra nella storia del nostro motociclismo che ha saputo sempre regalare allo sport delle due ruote grandissimi campioni e soprattutto moto fantastiche.
Una abbinata che sa di favola, soprattutto per la grande rimonta di Pecco, capace di azzerare un distacco che a un certo punto della stagione pareva irrecuperabile.
Un vittoria che ha commosso tutti. E lì dentro il box ci ha fatto commuovere soprattutto la presenza defilata dei nonni del neo campione mondiale. E possiamo solo immaginare i battiti del loro cuore per il nipotino.
Pecco Bagnaia è davvero un bravo ragazzo, lontano di sicuro da personaggi come Valentino e il Sic. E pure da Bastianini che sarà suo compagno sulla Rossa di Borgo Panigale l’anno venturo. È un ragazzo schivo, perbene, moderato, senza eccessi. Ha avuto dalla sua una moto assolutamente performante che sicuramente lo ha aiutato. Un vero siluro che ha dominato anche il mondiale costruttori.
Oggi Bagnaia si è difeso, colto fin da ieri da un po’ di braccino e dalla comprensibile ansia di perdere un mondiale per due punti. La posta in palio era altissima ed era imperativo non sbagliare, non cadere.
Il suo rivale Quartararo poteva pure arrivare primo e lui chiudere addirittura quattordicesimo. Ma era d’obbligo restare in piedi.
Pecco ha finito al nono posto mentre il francese, di origini italiane, quarto.
Ha vinto Rins sulla Suzuki. Un addio. E ci dispiace davvero non vedere nel 2023 la moto giapponese nella MotoGP.
Oggi è la grande domenica di Nuvola Rossa. Il tricolore sventola sul moto mondiale. Una giornata sicuramente da ricordare.
Carletto Gaeta
