Scrivere contenuti adatti per il web: alcuni consigli utili

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Scrivere contenuti adatti per il web
Scrivere contenuti adatti per il web

Con la diffusione dell’intelligenza artificiale, il mondo del copywriting sta drasticamente cambiando. Perché il numero dei contenuti continua a crescere sempre di più e lo spazio per farsi notare si assottiglia man mano che si va avanti.

Ciò significa che da un lato le difficoltà per emergere sono aumentate e bisogna fare un salto di qualità per offrire un testo che piaccia agli utenti e che diventi virale. Ecco, però, alcuni consigli utili.

Metterci un po’ del tuo

Almeno per adesso, una pecca dell’intelligenza artificiale è quella di creare contenuti standard. Se si conosce l’argomento a fondo, ci vuole davvero poco per capire se quel testo sia stato scritto da un umano o da una macchina. Approfittando di questa lacuna, si può personalizzare il testo con delle sfumature che solo un umano riesce a dare.

No, non stiamo dicendo di dire sempre e comunque la propria ma di usare gerghi, locuzioni, frasi che sono specialistiche di un particolare linguaggio. Un esempio? Se si viene dalla Calabria, e si parla appunto di questa regione, nulla vieta di inserire un detto antico di quella terra per rendere il contenuto più umano e, per certi versi, anche più leggibile.

Sono quei piccoli dettagli che, al momento, fanno la differenza.

Essere dettagliati e offrire idee che non si trovano altrove

Questo è un po’ più complesso rispetto al primo punto. Soprattutto se per lavoro ci si trova a scrivere di qualcosa che non si conosce. Il contenuto scritto dall’intelligenza artificiale elabora testi di altre pagine web (e qui bisognerebbe capire come fa a comprendere quale sito sia affidabile e quale no ma è un altro discorso) e offrendo un contenuto scritto con parole diverse.

Quello che succede, fondamentale, quando parliamo di calcio ma non sappiamo neppure la regola del fuorigioco. Invece, all’opposto, se scriviamo di qualcosa che conosciamo bene, nulla vieta di approfondire un aspetto che nessuno ha fatto. Anche di tematica un po’ più complesse, come potrebbero essere i consigli per giocare alle slot. Se ci si limitasse a fare copia e incolla qua e là sul web, il contenuto potrebbe essere facilmente sostituibile dalla macchina. Invece, se si conosce l’argomento e magari si è partecipato a qualche torneo, si può comunque prendere l’esperienza personale – parlando di sensazioni, mosse già attuate e così via – e trascriverla. Ecco, questo è un contenuto che l’intelligenza artificiale non può sostituire.

Pensare anche (ma non solo) ai motori di ricerca

Perché molti siti preferiscono far scrivere all’intelligenza artificiale? Perché per troppo tempo si è pensato solo ai motori di ricerca. Solo a dove mettere la keyword, solo a quante volte mettere la parola chiave e scrivere il contenuto per il motore di ricerca.

Nessuno dice che non bisogna farlo ma il testo deve essere adatto sia per il motore di ricerca che per l’utente. Difficile? Sì, è complesso. Ma, forse, è proprio questa complessità che potrebbe riuscire a salvare i copywriter dall’assalto delle macchine che scrivono da sé i testi.

 

 

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