L’epidemia di COVID-19 ha avuto un impatto drammatico per molti pazienti, molti dei quali ricoverati con quadri clinici molto gravi. Rapidamente gli operatori sanitari impegnati sul campo si sono resi conto della multiformità della sua espressione clinica.
In particolare nei pazienti con malattia grave, accanto all’interessamento polmonare presente nella maggior parte dei pazienti, si è osservata la comparsa frequente di fenomeni trombo-embolici, di complicanze cardiologiche. Inoltre per molte persone l’esperienza del ricovero è stata traumatica e caratterizzata da sofferenza psicologica.
Per farsi carico dei pazienti con sequele della malattia, l’ASST di Monza ha creato un ambulatorio di follow-up per i pazienti dimessi con diagnosi di COVID che sarà operativo dalla prima settimana di giugno.
L’ambulatorio, coordinato dal prof. Paolo Bonfanti, Direttore dell’Unità Operativa di Malattie Infettive, avrà carattere multidisciplinare, vedrà coinvolti diversi specialisti (infettivologi, pneumologi, cardiologi, geriatri, rianimatori e psicologi) al fine di identificare i problemi clinici ancora irrisolti e quindi farsene carico.
Con questa attività, l’ASST di Monza che è stata in prima linea nell’affronto dell’epidemia COVID (terzo ospedale in Lombardia) per numero di ricoverati, vuole proporre una risposta innovativa ad un bisogno di salute emergente nella popolazione interessata da questa malattia.
“Ringrazio il prof. Bonfanti per questa iniziativa, che ho fortemente condiviso – ha sottolineato il Direttore Generale della ASST Monza Mario Alparone – . La nostra azienda ha gestito oltre 1700 pazienti durante la pandemia, passata la fase di emergenza ora tutti si chiedono quali siano gli affetti della malattia anche a lungo termine, con questo ambulatorio desideriamo dare alla nostra comunità una risposta concreta e mi auguro rassicurante”.
L’ambulatorio sarà aperto il mercoledì e il giovedì mattina e i pazienti verranno direttamente chiamati dai medici dell’Unità operativa complessa di Malattie Infettive.