Walt Disney: i sogni diventano realtà

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Disney: il 16 ottobre 1923, nel retro in un piccolo ufficio a Los Angeles, i fratelli Walt e Roy Disney (il primo dà l’idea, il secondo ci mette i soldi) fondano una Start Up innovativa che cambierà la storia dell’umanità, la Disney Brothers Cartoon Studio.

il campo di innovazione dei due fratelli sono i disegni fatti cinema, i cartoon appunto, che allora erano una piccola branca della creazione su pellicola. I disegna animati erano solo una curiosità in un mondo cinematografico per cui le comiche erano l’unica fonte di risate

I fratelli Disney venivano da una infanzia dura, difficile, vissuta nei bassifondi dell’america agricola, in procinto di urbanizzarsi. Prima contadini, poi addetti alla consegna dei giornali. Poco tempo, anzi nessuno, per sognare.

Walt alla fine trova lavoro come ritagliatore di immagini di una piccola azienda che sperimentava i cartoon. Scocca la scintilla. Si fa prestare una telecamera, e prova a creare il nuovo.

Ci riesce. E ci crede tanto da mettersi in proprio, realizzando film su Alice che interessano subito le grandi case cinematografiche di Hollywood, fra cui la Universal che compra le sue opere. Gli inizi sono complicati, la Universal diventa sempre più esigente e non onora i pagamenti, così Walt per non disperdere il gruppo di artisti che sta nascendo, decide di mettersi in proprio, creando un suo personaggio, un … Topolino.

Il 18 novembre 1928 viene proiettato il primo breve cartone animato con il nuovo “divo”. E’ la svolta. Il successo è clamoroso. In breve si apre anche il mercato dei gadgets per bambini, altra rivoluzione disneyana. Nel 1932 arriva il primo Oscar.

Nel 1937 vede la luce il primo film di “carta”:  Biancaneve. L’anno successivo nascono studi propri in grado di produrre tutto ciò che il mercato spasmodicamente richiede.

Si fa spazio anche l’idea di creare un “luogo” fisico dedicato al mondo Disney. Un parco tematico per bambini e ragazzi. “Tu sogna e spera intensamente…. che il sogno diverrà realtà”

Nel 1955 nasce Disneyland. Due anni dopo gli studios cominciano a realizzare prodotti per la tv dedicati ai ragazzi e ai bambini. Zorro sarà l’icona di quelle serie. Ormai la Disney è una multinazionale senza confini. Nel 1966, però, un collasso porterà via improvvisamente Walt. Non comunque il suo mondo, che anzi crescerà a dismisura, anticipando, non adeguandosi, ad ogni nuova mutazione tecnica.

La grande storia, non potrà non citare il suo nome.

Con Walt le favole si erano fatte realtà, l’infanzia era diventata un mercato industriale, la fantasia un business.

Walt Disney; un’altra faccia vincente della cultura d’America che aveva colonizzato il mondo.

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