Ricordi della Coppa Agostoni: Moser e gli sgarbi a Saronni

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Ricordi della Coppa Agostoni: Moser e gli sgarbi a Saronni. 24 agosto 1981
Ricordi della Coppa Agostoni: Moser e gli sgarbi a Saronni. 24 agosto 1981

Ricordi della Coppa Agostoni a Lissone. Dei tempi di quando era una premondiale, specchio ogni volta del ciclismo dell’anno. E specchio, ad inizio anni ottanta di tutto il ciclismo, dell’acerrima lotta fra i due nemici mai amici, Moser e Saronni (in ordine di età).

24 agosto 1981. Un giorno di Lissone in cui la Agostoni, sarà lo specchio di quello che poi, sei giorni dopo, avverrà a Praga.

Partiamo da Lissone.

Nella Tre Valli i due galli praticamente avevano corso a “non correre”, e si erano presi i fischi e insulti di una folla di tifosi inferocita che voleva assistere ad uno sport e non alle sceneggiate sportive.

All’Agostoni, i due si ripresentano. Moser a dir la verità su gentile richiesta di Martini, che gli ricorda che l’unico modo per riconquistare il pubblico era correre.

Ricordi della Coppa Agostoni: Moser e Saronni sono i due capitani di una nazionale fortissima, che contava anche su Baronchelli, Panizza, Battaglin, Contini, Masciarelli e Gavazzi. Tutti insieme, anche costretti dal CT stufo di manfrine, all’Agostoni decidono di fare una corsa vera.

Sul Colle Brianza, prima dell’arrivo, Baronchelli attacca ed è Moser a prenderlo in cima. Saronni non c’è. Ha forato e montato la ruota di un gregario per non perdere tempo. Nel finale si mena, e Beppe non ha tempo di sistemare la bici.

In Lissone entrano in 37, 10 di loro sono gli azzurri che correranno a Praga. Parte la volata. Inutile dire che Saronni è favorito, ma il cambio non ingrana giusto con la ruota diversa. Salta un dente. Saronni è out. Moser allora parte. Taglia l’ultima curva in maniera spettacolare e vince facile la volata.

Poi sei giorni dopo arriverà Praga e ancora un dispetto che costerà il Mondiale. La vittima sarà ancora Saronni. Una fuga finale in cui la squadra italiana era padrona. Ma dentro ci sono Moser, Saronni e Baronchelli. Nel finale Baronchelli ci prova. Panizza, da gregario di Saronni, va a chiudere. Baronchelli se la lega al dito. Quando in volata si accorge che al posto di tirarla a Moser, lo sta facendo per lombardo, molla. Così Beppe rimane troppo fuori e perde da Maertens, che ad Ostuni aveva già fatto fuori Moser, che però si rifece l’anno dopo.

Insomma, quella del 1981 fu una grande Agostoni. Una classica praticamente. Bei tempi quelli andati, che speriamo possano tornare. Anche per il ciclismo italiano.

 

 

 

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